mercoledì 16 aprile 2008

La biblioteca dei duchi Della Rovere 'tesoro vivo' da quattrocento anni








Sabato a Urbania si inaugura una grande mostra a Palazzo Ducale che celebra i 400 anni della biblioteca del Duca di Urbino. Tra le rarità anche le schede per eleggere papa Alessandro VII. La mostra aperta fino al 30 ottobre

LIbri antichi Urbania, 16 aprile 2008 - L’evento culturale più importante dell’anno per la città prende il via sabato prossimo: al Palazzo Ducale alle 17, sarà inaugurata la mostra che celebra i quattrocento anni della biblioteca di Francesco Maria II Della Rovere, Duca di Urbino.



Il Comune di Urbania, l’assessorato alla Cultura, il Museo Civico e la Biblioteca comunale in collaborazione con la Biblioteca universitaria Alessandrina e il Bact (Istituzioni Beni e Attività Culturali e Turismo Comune di Urbania), hanno organizzato questo appuntamento 'Nelle stanze del Duca. I 400 anni della Biblioteca di Francesco Maria II Della Rovere a Casteldurante' per ricordare la fondazione della biblioteca avvenuta nel 1607: circa cento volumi torneranno a dimorare nella sede originaria, dov’erano parte della libreria a stampa del Duca, prima di essere trasferiti nel 1667 a Roma.

Attualmente questo patrimonio è conservato nella Biblioteca Alessandrina dell’Università La Sapienza di Roma. Nell’esposizione saranno presenti manoscritti prestigiosi che il Duca Francesco Maria II soleva consultare per i suoi principali studi di anatomia, geografia, medicina, scienza, aritmetica e botanica.

La libreria a stampa del Duca Della Rovere, inaugurata ufficialmente nel 1608, contava circa 15mila volumi, dipinti, incisioni, disegni, carte geografiche e manoscritti ed era ritenuta, per la quantità e la preziosità dei suoi manufatti, tra le biblioteche più importanti dell’epoca. Dopo la morte del Duca nel 1631, la Biblioteca venne lasciata tramite testamento alla comunità di Casteldurante, che sin da subito ne preservò la ricchezza e integrò la copiosità.

Venne poi trasferita a Roma nel 1667 per volere di papa Alessandro VII a Sant’Ivo alla Sapienza. Il lascito ducale del 1631 segnò l’inizio di quella che sarebbe divenuta l’attuale raccolta durantina. Infatti, il primo Vescovo di Urbania Honorato degli Honorati e il Conte Bernardino Ubaldini si adoperarono per ricostituire la biblioteca attraverso la donazione delle loro librerie e collezioni d’arte.

A tutt’oggi, il cospicuo patrimonio librario della Biblioteca comunale di Urbania, risulta essere l’unico fondo della libreria a stampa dei Duchi di Urbino presente nella Provincia. La Libreria, fino allo sventurato abbattimento del 1952, era conservata in un’ala del Palazzo Ducale fatta edificare appositamente dal Francesco Maria II per la raccolta della sua biblioteca.

La mostra dedicata ai quattro secoli della biblioteca è articolata in tre sezioni: i libri antichi (incunaboli e cinquecentine) sia dalla biblioteca Alessandrina relativamente a delle vere perle librarie, sia dalla Comunale di Urbania (fondo ducale e collezioni dei Conti Ubaldini). Il secondo corpo è dedicato a cento incisioni su 'Le Storie della Bibbia' realizzate alla fine del ‘700 dai fratelli tedeschi Klamberg e provenienti dal legato Ubaldini.

Terza sezione, vera rarità, è costituita dalle 'Schede del Conclave': 14 fogli con i quali si ripercorre l’elezione più misteriosa del mondo quella di papa Alessandro VII il pontefice che affidò a Borromini la costruzione della Biblioteca Alessandrina a Sant’Ivo alla Sapienza di Roma per poter ospitare nel 1667, la libreria dell’ultimo Duca di Urbino. La mostra resterà aperto fino al 30 di ottobre 2008 con orari 10–13, 15–18, chiuso il lunedì. Informazioni: 0722 313151, 313140.

l. o.

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