sabato 30 agosto 2008

Urbino, convalidato l'arresto del giovane ricattatore





30/08/08 Urbino - Ieri mattina il G.I.P.competente del Tribunale per i Minorenni di Ancona ha convalidato l’'arresto di martedì scorso, avvenuto ai danni del minorenne che aveva tentato di estorcere denaro a un urbinate omosessuale, minacciandolo di denunciarlo per presunti abusi sessuali. Il giovane nordafricano era stato riaccompagnato presso la sua abitazione e affidamento ai genitori. Quindi, ieri sera, il giovane è
stato associato al carcere minorile dai Carabinieri di Urbania, dopo che il magistrato ha ritenuto sussistenti le specifiche esigenze cautelari, costituite dal pericolo che il giovane commetta altri delitti della stessa specie.

domenica 24 agosto 2008

Pesaro, 14 mila visitatori l'anno per le 'mummie di Urbania'








Roma, 24 ago. - (Adnkronos) - Il diaframma contratto di un sepolto vivo, il collo spezzato di un impiccato, lo squarcio della lama di un accoltellato: nell'agenda degli amanti del macabro non puo' mancare una visita al museo delle mummie di Urbania, in provincia di Pesaro e Urbino. Una cripta, alle spalle dell'altare della piccola chiesa dei Morti, che "puo' ospitare 20 curiosi alla volta, ma che riceve circa 14mila visitatori l'anno", dice il responsabile dell'ufficio Turismo e Cultura di Urbania, Tarcisio Cleri, all'ADNKRONOS.

Una galleria ovale di loculi dove riposano, disturbati dai numerosi visitatori, 16 corpi settecenteschi mummificati naturalmente, che oltre la struttura scheletrica hanno conservato la pelle, gli organi, in alcuni casi i capelli e gli apparati genitali e le unghie. "Sono come figure di carta pesta, completamente essiccate - spiega Cleri -. Alcune si sono conservate bene, altre meno. Fino a qualche anno i piu' temerari potevano anche toccarli. Ora a proteggere le mummie c'e' un vetro". I cadaveri non sono l'unica attrattiva, a decorare la cripta, anche, 150 teschi e un lampadario di crani e ossa.

Il curioso museo non custodisce, pero', solo le 16 mummie, ma anche le loro storie che il custode racconta ai visitatori: da quella del Priore Vincenzo Piccini della confraternita della 'Buona Morte' e dell'umanista Sebastiano Macci a quella della donna incinta morta per un taglio cesario a croce, come quelli che venivano fatti a quei tempi e che e' ben visibile. Tra i racconti piu' raccapriccianti quello dell'uomo che sarebbe stato seppellito in uno stato di morte apparente e che si risveglio' nella tomba e dell'accoltellato sotto il costato durante una veglia danzante.

martedì 19 agosto 2008

Urbania, in coma dopo bagno in piscina







19 agosto 2008 - Una vacanza che stava per trasformarsi in tragedia quella di un quattordicenne di Roma. Il ragazzino, che soggiornava nell'agriturismo Ca' Serrantonio a Candigliano di Urbania, ha rischiato di annegare nell'acqua della piscina. Ora è in coma farmacologico. A soccorrerlo è intervenuto un elicottero del Nucleo operativo dei Vigili del fuoco di Arezzo. Ad attenderlo per il trasferimento nell'ospedale di Urbino c'era poi un'ambulanza con un rianimatore a bordo.

MUSEI: OLTRE 13MILA VISITATORI ANNUI PER LE MUMMIE DI URBANIA








Urbania (Pu), 19 ago. (adnkronos/Adnkronos Cultura) - E' una storia antica e misteriosa che ha inizio nel lontano 1567, quando ad Urbania venne fondata la confraternita della "Buona Morte". Da allora, diciotto mummie riposano nella cripta della piccola chiesa dei Morti di Urbania, naturalmente conservate. E' nato cosi' un museo forse un po' macabro, ma sicuramente affascinante, visto che a visitare quei corpi nella cripta dietro l'altare maggiore sono circa 13mila persone l'anno.

Scopo della confraternita della "Buona Morte" era il trasporto gratuito dei cadaveri, l'assistenza ai moribondi e ai condannati a morte, la registrazione in appositi libri dei defunti e la distribuzione delle elemosine ai parenti dei defunti. La sepoltura dei corpi avveniva nel retro della piccola chiesa, in un terreno adibito a cimitero. Nei primi anni del 1800, con l'editto di Saint Cloud che, emanato da Napoleone Bonaparte, istituiva i cimiteri extraurbani per ragioni sanitarie, dal piccolo cimitero di Urbania vennero riesumati i corpi che, incredibilmente, riaffiorarono intatti.

Nel 1833, i diciotto corpi mummificati, furono esposti dietro l'altare della cappella che da allora prese il nome di chiesa dei Morti. Tra gli anni Sessanta e Settanta, alcuni antropologi e biologi diedero una spiegazione scientifica del fenomeno: sembra infatti che una particolare muffa (hipha bombicina pers) ne abbia provocato l'essiccazione. I corpi, oltre alla struttura scheletrica, hanno la pelle, gli organi, in alcuni casi i capelli e gli organi genitali. Tra le mummie, quella del priore Vincenzo Piccini con moglie e figlio, quella del fornaio detto ''Lunano'' e di una donna morta per parto, un giovane accoltellato in una veglia danzante, con tanto di squarcio della lama, un impiccato e quella di una persona che si dice sia stata sepolta viva in stato di morte apparente, risevegliandosi poi nella tomba.