martedì 19 agosto 2008
MUSEI: OLTRE 13MILA VISITATORI ANNUI PER LE MUMMIE DI URBANIA
Urbania (Pu), 19 ago. (adnkronos/Adnkronos Cultura) - E' una storia antica e misteriosa che ha inizio nel lontano 1567, quando ad Urbania venne fondata la confraternita della "Buona Morte". Da allora, diciotto mummie riposano nella cripta della piccola chiesa dei Morti di Urbania, naturalmente conservate. E' nato cosi' un museo forse un po' macabro, ma sicuramente affascinante, visto che a visitare quei corpi nella cripta dietro l'altare maggiore sono circa 13mila persone l'anno.
Scopo della confraternita della "Buona Morte" era il trasporto gratuito dei cadaveri, l'assistenza ai moribondi e ai condannati a morte, la registrazione in appositi libri dei defunti e la distribuzione delle elemosine ai parenti dei defunti. La sepoltura dei corpi avveniva nel retro della piccola chiesa, in un terreno adibito a cimitero. Nei primi anni del 1800, con l'editto di Saint Cloud che, emanato da Napoleone Bonaparte, istituiva i cimiteri extraurbani per ragioni sanitarie, dal piccolo cimitero di Urbania vennero riesumati i corpi che, incredibilmente, riaffiorarono intatti.
Nel 1833, i diciotto corpi mummificati, furono esposti dietro l'altare della cappella che da allora prese il nome di chiesa dei Morti. Tra gli anni Sessanta e Settanta, alcuni antropologi e biologi diedero una spiegazione scientifica del fenomeno: sembra infatti che una particolare muffa (hipha bombicina pers) ne abbia provocato l'essiccazione. I corpi, oltre alla struttura scheletrica, hanno la pelle, gli organi, in alcuni casi i capelli e gli organi genitali. Tra le mummie, quella del priore Vincenzo Piccini con moglie e figlio, quella del fornaio detto ''Lunano'' e di una donna morta per parto, un giovane accoltellato in una veglia danzante, con tanto di squarcio della lama, un impiccato e quella di una persona che si dice sia stata sepolta viva in stato di morte apparente, risevegliandosi poi nella tomba.
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