martedì 15 gennaio 2008
I rifiuti campani a Ca' Asprete
Pesaro, 15 gennaio 2008 - La regione Marche ha accettato di smaltire 3mila metri cubi di rifiuti della Campania, alla provincia di Pesaro e Urbino ne toccherà un quarto, 750 tonnellate che verranno conferite interamente nella discarica pesarese di Ca’ Asprete di Tavullia.
Ieri mattina, ad Ancona, all’incontro in Regione e con i rappresentanti delle 4 Province marchigiane (esclusa Fermo), per la firma di un accordo richiesto dal commissario straordinario Gianni De Gennaro, c’era l’assessore provinciale all’ambiente Sauro Capponi che ha giudicato la quantità di rifiuti che arriverà nel nostro territorio ''pressoché esigua – ha detto —, pari a quello che i 360mila abitanti della provincia producono in un giorno: è come se ognuno di noi, per un giorno, dovesse fare un sacchetto in più di rifiuti''.
''La spartizione assegna alla nostra Provincia circa 750 tonnellate di rifiuti, che in termini di trasporti — spiega il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli — ammontano a poco più di venti camion, che potranno essere smaltiti in circa due giorni. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità''.
Decisione confermata dall’amministratore delegato di Aspes-Marche Multiservizi Mauro Tiviroli: ''Non è una quantità tale che influisce sull’attività presente e futura della discarica: Ca’ Asprete smaltisce centomila tonnellate l’anno di rifiuti''. Anche perché la ricerca di un sito pesarese per smaltire il quantitativo di cui si è fatta carico, 'per solidarietà' (Spacca dixit) la Regione Marche, era diventata abbastanza ardua.
Nonostante la sicurezza dimostra dall’assessore provinciale Sauro Capponi: ''Ribadisco che si tratta di quantità veramente esigue e che ognuna delle nostre discariche sarebbe perfettamente in grado di smaltirle in due giorni, perché tutti i siti sono idonei, regolari e rientrano nei piani di attuazione approvati''. In realtà le opzioni potevano essere tre, al massimo quattro. Ma la Sis per Montecalvo in Foglia, alle prese con una difficile situazione finanziaria e con un piano di ampliamento contestato, ha fatto sapere di non volere problemi.
Il presidente della Comunità montana di Urbania Gabriele Giovannini ha detto di aver negato la disponibilità per Ca’ Lucio ''perché non avrebbe senso smaltire in due siti distinti una quantità così ridotta: Ca’ Asprete, una discarica di gran lunga più ampia della nostra, per quel che so, ha invece accettato''. L’assessore Capponi ha assicurato che saranno rispettate tutte le garanzie di legge in tema di sicurezza e di pagamento delle spettanze.
Contestazioni, invece, sono annunciate da Giancarlo D’Anna, consigliere regionale di An che, con una serie di militanti ha organizzato un sit-in questo pomeriggio alle 15,30 davanti alla sede della Provincia, ''contro l’accordo Spacca-Capponi-Ucchielli per lo smaltimento di rifiuti napoletani''.
Polemico anche Roberto Giannotti (FI): ''La decisione è stata presa senza coinvolgere Comuni e comunità locali. Altro grave errore, che suscita preoccupazione, sarebbe quello di accogliere rifiuti limitandosi ad una valutazione generica di volumetria e peso, senza occuparsi della natura, qualità e della loro eventuale pericolosità. Ma anche se fossero — conclude Giannotti — offerte tutte le garanzie, finanziarie e ambientali, resta improponibile ogni ipotesi di conferimento a Pesaro e Montecalvo, discariche inadeguate per capienza ed affidabilità, la prima già al limite e la seconda con problemi di garanzie sul regime di sicurezza dei rifiuti stoccati''.
Lara Ottaviani
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