domenica 13 gennaio 2008

“La futura Comunità montana”







URBANIA – Si è svolto di recente presso la Regione Marche, un incontro fra l’assessore regionale Minardi e i tredici presidenti delle Comunità Montane, guidati dalla presidente Uncem Maria Assunta Paci. All’ordine del giorno la legge di riordino degli enti comunitari così come previsto dalla vigente legge finanziaria.

“L’assessore Minardi - è il resoconto del presidente della Cm di Urbania Gabriele Giovannini - ha spiegato quali dovranno essere, a suo avviso, i contenuti delle legge regionale di riordino. In particolare ha parlato della necessità di perseguire l’obiettivo di uno sviluppo integrato che coinvolga, assieme alle aree costiere, anche le realtà vallive, che rappresentano sicuramente il futuro motore di sviluppo della complessa realtà marchigiana. L’idea è quindi quella di non incidere sulle realtà aggregative che, in questi anni, si sono costituite attorno alle Cm, che rappresentano sempre più un punto di riferimento per i piccoli Comuni dell’entroterra”.

Come sarà la futura Cm?

“Sarà un organo che dovrà coniugare due funzioni essenziali: quella di ente promotore dello sviluppo integrato delle aree montane, e quella di ambito ottimale per la gestione dei servizi delegati dai Comuni”.

Quale sarà il metodo da seguire?

“Il metodo che ha in mente Minardi è di capire bene quali sono le realtà delle Cm oggi presenti nelle Marche, stabilire cosa dovranno essere e fare domani, per poi deciderne il numero. Un metodo che è stato sostanzialmente condiviso dall’assemblea dei presidenti, anche se all’interno ci sono stati dei distinguo, in particolare in riferimento al fatto che i Comuni più espressamente montani dovrebbero, in questa legge, essere i maggiori se non gli unici beneficiari dei fondi specifici assegnati alle aree montane”.

Come si procederà per la loro individuazione?

“Attraverso una analisi di tutti i parametri fissati dalla finanziaria (altitudine, indice di vecchiaia della popolazione, infrastrutture, servizi, distanza dal capoluogo ecc.) affinché si possa avere un quadro preciso del territorio che potrà far parte della futura Cm. Nell’ambito di questo territorio verranno pertanto identificati quei Comuni che presentano più marcati questi valori fissati dalla legge. A questo scopo è stato istituito un gruppo di lavoro, che comprende anche il nostro segretario Elvio Massi, che in tempi brevi elabori un quadro di rifermento chiaro del territorio rispetto a questi parametri”.

Non si sono fatte dunque ipotesi di accorpamento?

“La legge innanzitutto dovrà contenere gli obiettivi di riduzione di spesa previsti. E pertanto alla fine si dovrà sicuramente arrivare ad una riduzione degli enti, da raggiungere però mediante una politica aggregativa che non destrutturi il livello dei servizi approntati nel territorio”.
MARIO CRISCILLO

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