domenica 6 gennaio 2008

Il 2008 restituirà alla città il Barco ducale







Sono in dirittura d’arrivo i lavori di restauro e consolidamento statico

URBANIA – Il 2008 sarà l’anno della riconsegna al Comune del Barco ducale. I lavori di restauro e consolidamento statico e strutturale dell’imponente manufatto sono infatti in dirittura d’arrivo. L’intervento complessivo è stato finanziato per un totale di 3,4 milioni di euro, compresa la chiesa di San Giovanni Battista, al centro della struttura, per cui è previsto un intervento leggero di restauro. Si aprirà quindi il dibattito sul riuso della bella e imponente struttura, probabilmente destinata a fini ricettivi con valenza artistico – culturale.

Il Barco, una delle opere più significative della committenza di Federico da Montefeltro, fu costruito nel 1465 su un’antica proprietà appartenente ai frati minori francescani. Gli interventi architettonici sono di Francesco di Giorgio Martini per la parte che riguarda la sagrestia (probabilmente come mausoleo di Federico). Gerolamo Genga dal 1515 vi apportò delle modifiche, ancora oggi leggibili nello splendido portale pieno di analogie con la villa imperiale di Pesaro.

Il 2008 sarà anche l’anno dell’avvio della lottizzazione dell’area Palazzina, circa 2.500.000 di euro per opere di urbanizzazione; una potenzialità di circa 1.100 abitanti; circa 21.000 mq tra aree verdi e di interesse pubblico; 14 lotti di edilizia residenziale pubblica che vanno ad aggiungersi agli oltre 50 appartamenti di edilizia cooperativistica che confinano con la lottizzazione della Palazzina

Nell’anno appena iniziato dovrebbe inoltre andare in porto l’approvazione del progetto di recupero e riqualificazione dell’area ex Fornace, “el fornacion”, un manufatto di archeologia industriale, un pezzo importante della storia di Urbania alle cui costruzioni ha concorso per una buona parte degli edifici con i mattoni sfornati da operai e maestranze che vi hanno lavorato. Il progetto di riqualificazione prevede la creazione di svariati uffici, spazi da destinare a sede delle associazioni, prima fra tutte quella degli Amici della ceramica.

A S. Angelo in Vado una priorità, per il sindaco Settimio Bravi, rimane quella di determinare le condizioni favorevoli all’insediamento di nuove aziende, con l’obiettivo di portare occupazione, benessere e sviluppo. “In alcuni casi – sottolinea - ci siamo riusciti, per altri non ci è stato possibile. Io continuo a pensare che nella vicenda “Moretti” il danno arrecato all’intera comunità, da poche persone, sia enorme. Registro infatti, con rammarico e preoccupazione, che, in base ad alcuni indicatori economici, la congiuntura, nella nostra zona, non gode più di buona salute. Alcune aziende sono in sofferenza; altre stanno combattendo battaglie importanti per rimanere sul mercato”.

MARIO CRISCILLO

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