venerdì 27 giugno 2008

Denunciato imprenditore cinese








27/06/08 Pesaro Urbino: Mercoledì scorso, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Urbino unitamente a quelli della Stazione di Urbania, in stretta collaborazione con personale della Direzione Provinciale del Lavoro di Pesaro e con personale dell’ASUR n.2 di Urbino nell’ambito di un servizio coordinato, disposto secondo le direttive del Capitano Walter Fava, Comandante della Compagnia CC di Urbino, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino, un cittadino cinese, H.Y. 53enne, residente a Staffolo (AN), in regola con il permesso di soggiorno, titolare di una ditta tessile con sede in Urbania, in località S.Maria del Piano.
Infatti, i Carabinieri, unitamente al personale specializzato, a conclusione dei mirati accertamenti effettuati, denunciavano il cittadino cinese, in regola nel territorio nazionale, per le seguenti violazioni penali (di cui 4 su 5 in applicazione della novella legislativa rappresentata dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.81, che ha abrogato il più noto Decreto Legislativo del 19 settembre 1994, n. 626).
L’imprenditore cinese, nel particolare, è stato denunciato:
- per avere ammesso al lavoro un minore, senza averlo sottoposto a visita medica preventiva (art. 8 comma 1 l. n. 977 del 17.10.1967);
- per non aver designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, di primo soccorso nonche’ di prevenzione incendi e di evacuazione (art. 34 d.lgs 09.04.2008 n. 81);
- per non aver designato preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza(art.18 comma 1 lett.“b” d.lgs 09.04.2008 n.81);
- per non aver adempiuto agli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori subordinati di cui agli artt. 36 e 37 (art. 18 comma 1 lett. “l” d.lgs 09.04.2008 n. 81);
- per non aver preso i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza (art. 45 comma 1 let. "c" d.lgs 09.04.2008 n. 81).
Nella circostanza, gli operanti contestavano al predetto anche le seguenti 4 sanzioni amministrative, per irregolarita' riscontrate nella gestione contabile aziendale:

- violazione degli articoli 20 e 25 del t.u. 30 giugno 1965 n.1124, per non aver provveduto a registrare nei libri matricola i dati anagrafici ed occupazionali dei lavoratori, subendo una sanzione amministrativa di euro 250,00;
- violazione dell’art. 4 bis comma 2 d.lgs. 181/2000, per non aver consegnato ai 12 lavoratori impiegati, all’atto dell’assunzione, una dichiarazione sottoscritta contenente i dati della registrazione sul libro matricola, subendo una sanzione amministrativa di euro 3.000,00;
-violazione dell’art.36 bis, comma 7, l. n. 248/06, per aver impiegato 11 lavoratori non risultanti dai libri matricola, subendo una sanzione amministrativa di euro 38.580,00;
-violazione dell’art.1 della l. n. 296/06, per non aver dato comunicazione, entro il giorno antecedente a quello di instaurazione dei relativi rapporti, al servizio competente nel cui ambito territoriale e’ ubicata la sede di lavoro, dell’inizio del rapporto di lavoro subordinato, subendo una sanzione amministrativa di euro 1.200,00.
Si precisa che nel corso del controllo effettuato non sono stati trovati cittadini cinesi clandestini; tutti erano infatti in possesso di regolari documenti identificativi con permesso di soggiorno nel territorio nazionale.
Il controllo è stato predisposto, al fine di verificare la perfetta regolarità delle ditte cinesi (specialmente nel settore tessile), insediatesi sempre in maniera più massiccia nella zona del Metauro, per combattere il lavoro nero, lo sfruttamento dei minori, verificandone lo stato dei luoghi di lavoro, al fine di tutelare la salute e l’integrità fisica dei dipendenti.
Redazione Fanoinforma.it

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