venerdì 6 giugno 2008
Quello che non sappiamo sui problemi dell’autismo
URBANIA - Oggi, presso la sala Volponi, alle 16, Double Face, coordinamento dei genitori per la sensibilizzazione alla diversità, organizza un seminario dal titolo “Cosa sappiamo e cosa non sappiamo dell’autismo?”. Frederic Biraud, direttore e animatore dell’associazione Double Face, spiega i motivi che sono alla base del convegno.
“Le famiglie che vivono questo tipo di handicap sono sotto pressione 24 ore su 24. Rispetto ad un bambino down di cui, bene o male, si conoscono i limiti, le potenzialità del bambino ecc. sull’autismo non si sa niente. Come si dice in Francia, è come una gallina a cui è stata tagliata la testa, che continua a camminare senza sapere dove va. Con un bambino down sappiamo come sarà, quello che possiamo dargli come topo e prospettive di vita, con i limiti suoi e nostri. Ma avrà sempre, comunque, se vogliamo, una vita felice, una vita da vivere. Il bambino autistico invece avrà una vita movimentata, con periodi di grande depressione, psicologiche ed evolutive. Insomma si ha l’idea di essere davanti a un muro senza fine. Tutta la famiglia: padre, madre, ma anche zii e nonni non avranno più una vita per sé. Tutta la loro vita sarà concentrata, dedicata a questi “supereroi al rallenty”, capaci di fare delle cose eccezionali, distruggendo nello stesso tempo la vita di chi li ama, di chi sta tutti i giorni all'ascolto, aspettando un segno, una gesto di amore, di affetto reciproco”.
Double Face, insomma, dimostra ancora una volta grande attenzione e sensibilità rispetto a tematiche di rilevanza sociale, ma soprattutto si pone come valido supporto a fianco delle famiglie che devono affrontare problematiche pesanti, anche nella vita di tutti i giorni, ponendosi come interlocutore affidabile e concreto.
“Sì, - sottolinea Briaud - grazie anche alla collaborazione sempre più simbiotica con il Comune, specie con l’assessore ai servizi sociali Silvia Giampaoli sempre in prima linea nel sostenerci nelle nostre iniziative, al fine di poter dare una vetrina ad un problema sconosciuto dal pubblico e quindi per dare un po’ del nostro tempo a cogliere la sofferenza degli altri, a condividerla per poter dare più forza a chi ne ha veramente bisogno.
Il seminario – conclude Briaud - è proprio per tutti: genitori, educatori, maestre e professori che oggi vogliono saperne di più o meglio sapere cosa si sa e cosa non sappiamo dell’autismo”.
Infine Double Face organizza, per sabato 7 giugno, una giornata con dei percorsi - giochi che permetteranno a tutti di poter “vivere e condividere un po’ della vita delle nostre famiglie, di avere una vita diversa, ricca di esperienza, di emozione e di sapere, una vita non come tutti, di “Supereroi al rallenty”.
M.C
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