domenica 1 giugno 2008
Rompe la gettoniera dell’autolavaggio Api
URBANIA - I carabinieri della Compagnia di Urbino proseguono con i servizi di controllo e prevenzione con particolare attenzione ai reati che preoccupano i cittadini. Nei giorni scorsi, i carabinieri della Stazione di Urbino, a conclusione di una mirata attività d’indagine, denunciavano alla locale Procura della Repubblica, per furto aggravato, un ventunenne macedone, Z.N., residente ad Urbania in Corso Vittorio Emanuele, operaio edile, in regola con il permesso di soggiorno, incensurato.
I carabinieri, infatti, riuscivano ad accertare che il giovane si era reso responsabile del furto perpetrato alcuni giorni fa, ad Urbino, presso il distributore carburanti Api , ubicato in Via Di Vittorio.
Nella circostanza, il ventunenne macedone aveva forzato la gettoniera elettronica dell’autolavaggio e quella relativa alla macchinetta contenente i prodotti per la pulizia delle autovetture, servendosi di un cacciavite, asportando banconote e monete per un totale di 100,00 euro.
I carabinieri della Stazione ducale riuscivano ad individuare il ladro a conclusione di protratte indagini, scaturite dall’accurato sopralluogo, svolto nell’immediatezza dei fatti dai carabinieri del Pronto Intervento del locale Nucleo Radiomobile, giunti sul posto subito dopo la richiesta di intervento da parte del titolare dell’Area di servizio “Api”.
Invece, i militari dell’Arma in servizio presso la Stazione di Cagli, nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio e contro la persona, procedevano al controllo di un’autovettura, al cui bordo vi erano due cittadini marocchini, in regola con il permesso di soggiorno, ma che sin da subito, destavano particolare sospetto.
I carabinieri procedevano, quindi, ad una minuziosa ed accurata perquisizione personale e veicolare, rinvenendo addosso al conducente, E.N. 32enne, residente a Castelvetro di Modena, operaio, pregiudicato, una banconota da euro 50,00, risultata contraffatta.
Nella circostanza, i militari, a conclusione di specifici accertamenti, sottoponevano a sequestro la banconota e deferivano lo stesso in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Urbino, per detenzione di monete falsificate.
Inoltre, i carabinieri della Stazione di Cagli proponevano entrambi i soggetti al Questore di Pesaro e Urbino per l'irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio.
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