lunedì 12 novembre 2007
Antonio Prete vince il Metauro
URBINO – Antonio Prete, salentino ma da anni a docente a Siena, è il vincitore della 14° edizione del Premio di poesia Metauro. A decretare la vittoria di “Menhir” di Prete, edito da Donzelli, è stata, sabato sera al Teatro Sanzio di Urbino, la giuria popolare composta da un centinaio di persone provenienti dai nove comuni della Comunità Montana Val Metauro. Prete, nella sua carriera, ha pubblicato diversi saggi, alcuni libri di narrativa e traduzioni di versi.
“Quella di Prete – ha affermato Umberto Piersanti, Presidente del Premio- è una poesia che con voce classicamente composta interroga il mondo e forse lo stesso cosmo: la riflessione filosofica che da sempre gli appartiene non impedisce l’impatto emotivo con lo spessore delle cose”.
La giuria tecnica, composta dal poeta Umberto Piersanti (Presidente), Eugenio De Signoribus (poeta), Bianca Garavelli (scrittrice e critica letteraria), Feliciano Paoli (direttore del Museo Civico e Biblioteca di Urbania), Paolo Ruffilli (poeta), aveva indicato cinque finalisti: Antonella Anedda con ‘Dal balcone del corpo’ (Mondatori), Tiziano Borgiato con ‘Anticipo della notte’ (Marietti), Marco Ferri con ‘Discorsi in cucina’ (Aragno), Antonio Santori con ‘La linea alba’ (Marsilio) e infine della stessa vincitrice.
Come regolamento impone è stato escluso dalla votazione della giuria popolare Antonio Santori, recentemente scomparso e per questo ricordato e premiato con targa speciale ritirata dai famigliari.
Tornando al Metauro, dopo il saluto delle diverse autorità, tra cui l’assessore regionale alla cultura Luigi Minardi, quello provinciale Simonetta Romagna, quello di Urbino Lella Mazzoli, sono stati consegnati alcuni riconoscimenti a personaggi marchigiani che si sono elevati nei propri ambiti sociali, permettendo così di far conoscere l’entroterra pesarese o che si sono adoperati per questo lembo di Marche. Questa edizione ha visto salire sul palco l’artista Oscar Piattella, per la sua attività e la sua ultima opera, i tre libri della Divina Commedia. Premio speciale segnalato dal comune di Urbino l’artista Carlo Ceci, che non ha potuto presenziare e ritirare il premio causa malattia.
“Il ‘Metauro’ è un’iniziativa che dura da oltre quattordici anni – ha evidenziato Umberto Piersanti, anima del premio - un ottimo traguardo ottenuto con numerose difficoltà, grazie all’onestà di questo Premio, alla sua crescita costante contrassegnata da numerose difficoltà soprattutto economiche, ma che oggi vanta riconoscimenti nazionali, entrando di diritto tra le iniziative culturali più prestigiose della nostra Regione. Un successo nato dal basso, grazie anche a una mancanza di autoreferenzialismo verso il Premio da parte del principale protagonista, la Comunità Montana”.
STENO FABI
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