venerdì 9 novembre 2007

“Un bersaglio troppo facile”







URBANIA - “Le Comunità Montane sono diventate un bersaglio comune: elettorato, politici, funzionari, amministratori non hanno perso tempo a trasformarle in feticci da sbandierare al vento dell’anti-politica. Come Fai di Pesaro, però, e come categoria sindacale che rappresenta anche i lavoratori dipendenti di questo settore, ci corre l’obbligo di fare dei distinguo essenziali”.

Danilo Santini, segretario provinciale della Fai-Cisl, interviene nel dibattito relativo all’abbattimento dei costi pubblici ricordando che alle Comunità Montane spetta il compito importante di presiedere il territorio di competenza per tutto ciò che riguarda l’ambiente e la gestione dello stesso, bilanciando e preservando l’equilibrio idrogeologico del contesto in cui operano”.

E per quanto riguarda il problema dei costi non si può ignorare il fatto che “il 30 per cento del bilancio di una Comunità Montana va in opere sul territorio, opere che servono a migliorarlo”.

Secondo la Fai di Pesaro, quindi, “è necessario svecchiare le Comunità montane dalla burocrazia che le soffoca, investire sulla risorsa montagna con un assetto legislativo che crei vantaggi veri per chi vi risiede evitando la fuga nelle periferie metropolitane e pensarle sempre più non come un nemico da abbattere ma come un’organizzazione esponenziale dei Comuni. Bisognerebbe metterle nelle condizioni concrete per esaltare tutte le potenzialità insite nella filiera bosco-legno-energie rinnovabili-vocazioni produttive del territorio che esse contengono”.

E infine una provocazione: “Visto che anche nel nostro territorio si insiste tanto sulle ‘sovrastrutture inutili create solo per poltrone e poltroncine’, visto che ormai i luoghi decisionali sono e saranno sempre più le Regioni e visto che, seguendo questa logica, basta accentrare ed accorpare tutto per renderlo automaticamente più semplice e gestibile, allora perché continuare ad avere le Province, che potrebbero tranquillamente essere delle appendici da accorpare in Regione?”.

1 commento:

Antonio Candeliere ha detto...

cominciamo ad abolire le province.