martedì 20 novembre 2007
“Aree montane, scelte incomprensibili”
L’assessore provinciale Lucarini contesta le direttive della nuova Finanziaria
URBANIA – Che senso ha disfare aggregazioni che già ci sono come le Comunità Montane, se poi bisogna rimettersi insieme con un altro tipo di aggregazione, per di più meno efficiente? Questo il parere dell’assessore provinciale Giuseppe Lucarini in merito all’articolo 13 della finanziaria che, di fatto, sopprime la Cm di Urbania.
“Se per effetto della finanziaria – dice Lucarini - venisse superata la Comunità Montana dell’alto Metauro, il giorno dopo i Comuni di Fermignano, Urbania, S. Angelo, Peglio Mercatello e Borgo Pace dovrebbero formare un’Unione comunale dell’alta valle del Metauro. Un’aggregazione di Comuni con una forte propensione al dialogo con l’area del Montefeltro e con Urbino.
“Non capisco davvero – aggiunge - come si faccia solo a pensare che Comuni come Urbania e Fermignano possano star fuori da un’aggregazione intercomunale, com’è stata chiamata?, “della Massa Trabaria”, ma soprattutto mi resta difficile capire quale vantaggio possano trarne i Comuni più piccoli. Lo stesso ragionamento vale per altre aree: Novafeltria, il Montefeltro, Cagli, Pergola, Fossombrone. E poi come si fa a stabilire un criterio oggettivo di montanità. Fermignano ha nel suo territorio il Monte del Furlo, Urbania ha Montiego, poi c’è Peglio, tutti insieme rappresentano una risorsa ambientale inscindibile, una risorsa per l’intero territorio provinciale, che va mantenuta e valorizzata. Purtroppo senza risorse, perché le risorse seguono le persone non il territorio”.
Che cosa propone allora?
“Bisogna favorire la propensione a stare insieme, non a dividersi. Questa è la questione vera. Io la farei una legge, ma per obbligare i Comuni ad associarsi, non per rimuovere le associazioni che esistono. Le Cm rappresentano solo una delle possibili forme di aggregazione. Un ente che può essere senz’altro riformato, semplificato, aggiornato, ma che non deve e non può scomparire. Soprattutto che non rappresenta l’unico problema dell’Italia. Prima forse non c’è da rivedere qualcosa al centro?”
Ma chi critica le Cm parla di sprechi.
“La verità inoppugnabile è che dall’azione delle Cm sono venuti solo vantaggi nel nostro territorio per i Comuni e soprattutto per i Comuni più piccoli. Non so davvero immaginare, quali benefici potrebbero venire dallo scioglimento di questo ente. Non certo finanziari. E nella Cm di Urbania il personale rappresenta solo il 13,6% del bilancio. Ed anche il risparmio dei costi politici non sarebbe gran cosa, ed è proprio la statistica pubblicata da Forza Italia a dimostrarlo: più o meno 6 presidenti di Comunità montane costano come un consigliere regionale. E sempre nella Cm di Urbania il personale politico costa solo l’1,7% del bilancio”.
M. C.
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