giovedì 8 novembre 2007
I cinque finalisti del Premio Metauro
URBINO – E’ fissata per sabato, alle 17 al Teatro Sanzio, la 14^ edizione del Premio Letterario Metauro. I cinque finalisti, scelti da una giuria tecnica presieduta dal poeta urbinate Umberto Piersanti, sono: Antonella Anedda con “Dal balcone del corpo” (Mondadori), Tiziano Brogliato con “Anticipo della notte” (Marietti), Marco Ferri con “Discorsi in cucina” (Aragno), Antonio Prete con “Menhir” (Donzelli) e Antonio Santori con “La linea alba” (Marsilio).
I nomi, dopo un’accurata selezione, sono stati resi noti dalla giuria tecnica, composta dal poeta urbinate Umberto Piersanti (Presidente), Eugenio De Signoribus (poeta), Bianca Garavelli (scrittrice e critica letteraria), Feliciano Paoli (direttore del Museo Civico e Biblioteca di Urbania), Paolo Ruffilli (poeta).
A decretare il vincitore sarà, come sempre, una giuria popolare composta da un centinaio di persone provenienti dai nove comuni della Comunità Montana dell’alta Val Metauro. Dai 14 ai 90 anni, i giurati, appartenenti alle diverse categorie sociali, esprimeranno attraverso il loro voto una preferenza tra i quattro finalisti: decretandone così il vincitore.
“Il 2007 è un anno importante per il “Metauro” – sottolinea Piersanti - è il ritorno a Urbino, sarà per questo il premio sotto i Torricini e lungo i portici. Urbino e la poesia si potranno finalmente compenetrare veramente e spero anche che si l’anno in cui gli urbinati si accorgano dell’importanza di questo premio e del suo valore”.
E’ un periodo di cresi per i premi letterari, il vostro tiene ancora?
“Dopo le giurie del Viareggio che si spaccano, in un momento in cui i premi popolari sono spesso fasulli, guidati dai loro presidenti, il Metauro continua un suo cammino di correttezza letteraria, che non è poco in questo momento particolare. Credo che questa moralità lo contraddistingue. Non va poi dimenticata la dimensione nazionale di questo tipo di iniziative legate a un territorio, le uniche che oggi danno spazio alla letteratura italiana. La tivù, purtroppo, lascia pochi spazi, e quei pochi fanno apparire clownistici i poeti, che si trasformano in personaggi fasulli o interamente costruiti per fini spettacolari, di basso livello”.
La precedente edizione è stata assegnata a Giancarlo Pontiggia con “Bosco del tempo” (Guanda). Prevista, sempre sabato, la consegna di un premio speciale da parte dell’assessorato alla cultura del comune di Urbino e un altro assegnato dalla Comunità Montana Alto e Medio Metauro di Urbania.
Il Premio è sostenuto dalla Comunità Montana Alto e Medio Metauro e i suoi nove comuni.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento