giovedì 15 novembre 2007

“Comunità montana per il bene del territorio”







URBANIA – Qual è il futuro della Comunità Montana di Urbania? L’articolo 13 della legge finanziaria prevede la soppressione totale di un rilevante numero di enti comunitari e lo scombussolamento di parecchie altre. Nelle Marche ne verrebbero soppresse ben otto fra cui quella dell’alto e medio Metauro e per altre quattro ci sarebbero forti ridefinizioni.

Ma il presidente della Cm di Urbania Gabriele Giovannini non ha affatto l’aria dello sconfitto. “Pongo una semplice riflessione. Il nostro territorio, in questi anni, grazie anche all’azione di coordinamento della Cm, ha saputo impostare processi di crescita industriale e di sviluppo turistico assolutamente significativi che lo portano oggi ad essere un territorio capace di offrire grosse opportunità sia ai cittadini che agli operatori”.

Un ruolo che ha svolto anche nel campo dei servizi… ”Negli ultimi anni, ed in particolare in questa legislatura, la Cm è diventato sempre più ente gestore di tutta una serie di servizi su delega dei Comuni, arrivando a gestire attualmente, direttamente o indirettamente, ben 26 servizi delegati (i più significativi) oltre a 10 servizi costituenti funzioni proprie delegate dalla Regione. Che ora rischiano di saltare”.

Qual è stato il ruolo dell’opposizione? “Si è riusciti, in questo ultimo anno, grazie ad una paziente azione di confronto, a raggiungere traguardi molto ambiziosi fra i quali la realizzazione del corpo associato di polizia locale, la creazione del polo catastale decentrato e l’ufficio unico per il commercio. E altri servizi sono in procinto di partire. In questo preziosa è stata la collaborazione dell’opposizione ed in particolare del capogruppo. Essenziale è stata la collaborazione di tutti in sede di conferenza dei sindaci e dei capigruppo, dove l’ente è stato sempre incoraggiato a proseguire nel proprio lavoro”.

Se la finanziaria passerà così anche alla Camera, cosa farà?

“Credo sia dovere di tutti non solo fare di tutto per salvaguardare l’unità del nostro territorio e tutto quanto è stato messo in piedi in questi anni, ma adoperarsi per non arrestare questo processo di aggregazione”.

M.C.

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