giovedì 8 novembre 2007
“Pensionati informati sui pagamenti”
URBANIA – Ieri abbiamo raccontato della scena che si ripete all’inizio di ogni mese nell’ufficio postale di Urbania. Il folto gruppo di pensionati in attesa dei soldi.
Il Gruppo Poste Italiane, sede di Ancona, in merito al nostro servizio intitolato “La pensione pagata in ordine alfabetico”, ci invia la seguente precisazione:
“La convenzione stipulata con l’Inps prevede che la pensione possa essere riscossa allo sportello postale seguendo una “calendarizzazione” basata sull’ordine alfabetico nei primi 10 giorni lavorativi del mese. Non si tratta dunque di una novità o di una singola iniziativa ma di un accordo che risale al 2000. Va inoltre specificato che gli uffici postali (anche quello di Urbania, in questo caso) distribuiscono ai pensionati già nei primi mesi dell’anno il calendario dei pagamenti. Oltre che a una miglio re organizzazione del lavoro mirata alla qualità del servizio offerto negli uffici postali, il motivo principale dello scaglionamento nasce dall’esigenza di tutelare la clientela e il personale (chiamato altrimenti a gestire ingenti somme), dagli alti rischi che possono derivare in termini di sicurezza dall’approvvigionamento del denaro contante necessario a soddisfare i pagamenti nell’arco di una sola giornata. Ecco allora la modulazione alfabetica che viene introdotta tra le lettere dell’alfabeto e portata a conoscenza dalla clientela fin dai primi mesi dell’anno. Tuttavia, in presenza di particolari esigenze, tendenzialmente nessun ufficio nega la riscossione a chi non è in calendario in quel giorno, purché l’interessato si presenti verso il termine della giornata lavorativa in modo da poter accertare la disponibilità dei fondi.
“Sensibile al segmento di clientela meno giovane, Poste Italiane ha pensato valide soluzioni per rispondere alle esigenze di sicurezza, tranquillità e comodità dei pensionati. E’ possibile infatti richiedere gratuitamente presso tutti gli uffici postali il servizio di accredito della pensione sia sul Conto Bancoposta (con assicurazione gratuita contro il furto), sia sul Libretto di Risparmio Postale (senza spese di apertura né di imposta di bollo)”.
Fin qui il comunicato. Ma il cronista non ha fatto altro che registrare il malumore degli anziani pensionati costretti ad attendere oltre un’ora dall’apertura dell’ufficio postale per l’arrivo del denaro dall’ufficio postale di Urbino. Malumore che riguarda anche la “calendarizzazione”. Se bisogna distribuire in più giorni il pagamento, perché, tenuto conto della particolare utenza a cui ci si rivolge, non seguire un normale ordine alfabetico, invece di passare dalla A alla D per poi tornare indietro e così via fino alla Z? E poi, non è un diritto del pensionato poter disporre del proprio vitalizio fin dal primo giorno utile alla riscossione, senza dovere rendere conto delle proprie esigenze a chicchessia? Non sarebbe meglio, eventualmente, che ciascuno decidesse di recarsi allo sportello, conoscendo i problemi legati all’afflusso, nel giorno a lui più comodo o che ritiene più opportuno?
M. C.
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