martedì 13 novembre 2007

Con l’ippoterapia un aiuto alla diversità







URBANIA - Una nuova iniziativa dell’associazione Double Face, coordinamento dei genitori per la sensibilizzazione alla diversità, che avvia corsi di ippoterapia.

L’associazione apre così una nuova pagina della sua storia, sempre con l’occhio rivolto alla finalità dei suoi progetti, ma senza dimenticare di unire l’utile al dilettevole. Infatti, in collaborazione con il Comune di Urbania e il Centro Francesca e con la gentile disponibilità di Stefano Leoni, proprietario del maneggio in località S. Maria del Piano, è già possibile iscriversi e partecipare al progetto ‘Ippoterapia’ che partirà dal prossimo mese di dicembre con due incontri pomeridiani a settimana. L’associazione non ha la pretesa di raggiungere subito il concetto di ippoterapia, ma ha l’intenzione di intraprendere un percorso con i bambini, i ragazzi e gli adulti che hanno voglia di entrare in sintonia con i nostri amici animali: i cavalli.

“Intendiamo partire – spiega Fred Briaud, direttore di Double Face – dal concetto più volte dimostrato che il contatto con gli animali in generale, e gli effetti benefici correlabili al cavallo in particolare, diano una sorta di aiuto nel miglioramento psico-fisico dei nostri ragazzi. Proprio a tal fine la nostra associazione e il Centro Francesca mettono a disposizione tutte le persone e il materiale necessario affinché si svolga al meglio questa attività che associa la cura del cavallo (che serve a prendere un contatto progressivo), l’avvicinamento all’animale (che stimola l’amicizia e la socializzazione) e, infine, un approccio alla responsabilizzazione dell’individuo controllando direttamente il cavallo attraverso le proprie azioni”.

Questo progetto è stato proposto da Roberto Ridolfi, vice presidente dell’associazione, insieme alla figlia Beatrice, segretaria, con la consulenza del maresciallo Sergio Marinelli e di sua figlia Laura.

“Un grande ringraziamento – conclude Briaud – a Stefano Leoni, che ci mette a disposizione il suo impianto, e al Comune di Urbania per le pratiche amministrative. Da ultimo, vorrei ricordare che, come tutte le iniziative di Double Face, questo progetto è aperto a tutti perché il fine è di arrivare al nostro scopo, cioè la vera integrazione”.

M.C.

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