venerdì 9 novembre 2007
Premio Metauro ecco i cinque finalisti
URBINO – Antonella Anedda con ‘Dal balcone del corpo’ (Mondatori), Tiziano Broggiato con ‘Anticipo della notte’ (Marietti), Marco Ferri con ‘Discorsi in cucina’ (Aragno), Antonio Prete con ‘Menhir’ (Donzelli) e Antonio Santori con ‘La linea alba’ (Marsilio), sono i finalisti del Premio Metauro. I 5 poeti, scelti da una giuria tecnica presieduta dal poeta urbinate Umberto Piersanti, saranno domani, alle 17 al Teatro Sanzio per la 14° edizione del Premio letterario. I nomi sono stati resi noti dalla giuria tecnica, composta dal poeta Umberto Piersanti (Presidente), Eugenio De Signoribus (poeta), Bianca Garavelli (scrittrice e critica letteraria), Feliciano Paoli (direttore del Museo Civico e Biblioteca di Urbania), Paolo Ruffilli (poeta).
“La voce di Antonio Santori intende trascendere le modalità stesse della poesia, è una parola forte che ha nell’oralità la sua consistenza, il suo motivo d’essere –spiega Piersanti- invece, con voce classicamente composta Antonio Prete interroga il mondo e forse lo stesso cosmo: la riflessione filosofica che da sempre gli appartiene non impedisce l’impatto emotivo con lo spessore delle cose”.
“Discorso in cucina di Ferri –afferma Feliciano Paoli, direttore della biblioteca comunale di Urbania- è quasi un romanzo in versi. In una poesia comunicativa e conservativa, con lampi di fiammeggianti lirismi, Ferri ci parla di una città di mare, alternando interrogativi metafisici e contrappunti di ironia”.
“E’ uno sguardo attento sull’essere femminile quello di Anedda –sottolinea Piersanti- al di la di ogni ideologia e vieto femminismo, attento anche ai luoghi sociali e naturali che circondano la sua vicenda. Broggiato, nelle sue Anticipazioni, va oltre a una dimensione mitica di tipo mussapiano dalla quale ha preso le mosse per arrivare ad una contemplazione tanto emotiva per quanto disincantata del presente: permane tenace un’aspirazione etica, una spiritualità non confessionale”.
A decretare il vincitore di questa edizione 2007 del Premio sarà una giuria popolare composta da un centinaio di persone provenienti dai nove comuni della Comunità Montana dell’alta Val Metauro. Dai 14 ai 90 anni, i giurati, appartenenti alle diverse categorie sociali, esprimeranno attraverso il loro voto una preferenza tra i quattro finalisti.
Va ricordato che per l’anno 2006, tredicesima edizione, il “Metauro” è stato assegnato a Giancarlo Pontiggia con “Bosco del tempo” (Guanda). Prevista, sempre domani la consegna di un premio speciale da parte dell’assessorato alla cultura del comune di Urbino e un altro assegnato dalla Comunità Montana Alto e Medio Metauro di Urbania.
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